Cosa fare in Sardegna oltre al mare? Ma anche… cosa fare in Sardegna a parte il mare? Che voi siate amanti della tintarella desiderosi di un break dalle spiagge, appassionati di storia recente o antica in cerca di tracce del passato dell’isola, fanatici di sport all’aria aperta smaniosi di esplorare montagne, grotte e canyon, la Sardegna è sempre una destinazione da sogno perché ci sono veramente tantissime cose da vedere che soddisfano tutti i gusti.
La seconda isola più grande del Mediterraneo offre molto più al turista delle splendide spiagge che l’hanno resa famosa: chi vuole una vacanza diversa dal mare o vuole combinare il relax sotto il sole con altre attività ha solo l’imbarazzo della scelta sulle località da visitare.
Ecco una lista di 10 cose da non perdere in Sardegna che vi darà un assaggio della moltitudine di esperienze che potete vivere su quest’isola meravigliosa, più complessa e sfaccettata di quello che i cataloghi delle agenzie turistiche vi vogliono presentare. Comprende città eleganti, orgogliosi borghi rurali attaccati alle tradizioni, ex miniere, rovine preistoriche, sentieri nel verde e altro ancora!
Capoluogo di regione, porto più importante, la più cosmopolita tra le città sarde: Cagliari è il numero uno dell’isola per importanza amministrativa e politica, scambi commerciali, persone di passaggio. E perché allora non fermarsi a dare un’occhiata, anziché scappare subito verso le spiagge?
In questa importante città fortificata eleganti quartieri un tempo abitati da aristocratici e borghesi facoltosi convivono con rioni dall’anima popolare, mentre la Marina è il luogo prediletto degli incontri, zona ideale per passeggiate lungomare e drink all’aperto.
La lista di cose da vedere a Cagliari comprende una monumentale Cattedrale, il più importante edificio romano di tutta la Sardegna, una splendida terrazza panoramica con vista sul mare e altre meraviglie storiche e architettoniche.
“Il cuore della Sardegna, è la Sardegna stessa con tutte le sue manifestazioni”: non ci sono parole migliori di quelle di Grazia Deledda per descrivere la città di Nuoro. Non è la tipica località turistica da colpo di fulmine ma è una tappa interessante per chi vuole conoscere in profondità la Sardegna e la sua cultura.
Adagiata su un altopiano immerso in verdi vallate nel cuore dell’isola, Nuoro vanta un grazioso centro storico dalle vie strette e ripide, ricchissimo di chiese, palazzi e musei. Uno di questi musei è dedicato alla prima, e a tutt’oggi unica, scrittrice italiana vincitrice del premio Nobel, nata proprio qui a Nuoro.
Sono passati quasi 30 anni da quando in una celebre canzone Giuni Russo sognava di andare ad Alghero in compagnia di uno straniero, e questa città marinara dal sapore catalano a circa 40 km da Sassari è ancora considerata la perla della Riviera del Corallo.
Le possenti mura e i bastioni della città sono l’espressione più evidente dell’eredità culturale ed architettonica lasciata dal dominio spagnolo, ma elementi catalano-aragonesi si possono ritrovare in altri angoli della città, mescolati a chiese barocche e rococò, palazzi liberty e monumenti in stile neoclassico.
Visitare un nuraghe è una delle esperienze top da fare in Sardegna. Le case-fortezze millenarie tipiche della civiltà nuragica – e non presenti in un nessun’altra civiltà – sono disseminate un po’ su tutto il territorio e rappresentano una preziosa testimonianza di come la Sardegna sia stata abitata fin da tempi antichissimi.
Ad oggi ne sono stati scoperti 7 mila, ma basta visitarne uno per avere idea della grandiosità di queste opere preistoriche e se c’è da sceglierne uno meglio iniziare dal meglio conservato: si tratta del complesso nuragico di Su Nuraxi di Barumini4, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Maggiori informazioniSognate la vita da vip? Perché sognare, vivetela per un giorno con una visita a Porto Cervo, la località più “in” della Costa Smeralda, a sua volta la zona più glamour della Sardegna. Insomma, il top della mondanità, regno di celebrità (o aspiranti tali) e paparazzi.
Le attrazioni di Porto Cervo non sono palazzi storici, musei o rovine antiche bensì hotel di lusso, boutique di stilisti famosi, un porto turistico da 700 posti dove attraccano yacht e barche miliardari, club esclusivi ed impeccabili campi da golf. È un grande spettacolo da vedere almeno una volta nella vita, anche solo per curiosità.
Scorci pittoreschi e atmosfere romantiche vi attendono a Carloforte, un angolo di Sardegna davvero insolito. Unico centro abitato dell’isola di San Pietro, situata a soli 30 minuti dalla costa della Sardegna sud-occidentale, sembra una piccola roccaforte ligure nel mezzo del mar Mediterraneo.
Ve ne accorgerete facilmente passeggiando per le vie lastricate di Carloforte: la lingua, la cucina e l’architettura della cittadina sono fortemente caratterizzate da elementi liguri, a cui si mescolano influenze arabe. Il perché sta nella fondazione di questa città, colonizzata nel Settecento da famiglie liguri emigrate in Tunisia in cerca di nuove terre più sicure.
Bosa è la località consigliata a chi anche al mare ama le atmosfere cittadine: situata lungo la costa ovest della Sardegna, si caratterizza per una sobria eleganza ed è perfetta per passeggiate urbane tra piazze vivaci e vie ciottolate su cui si affacciano palazzi signorili, case color pastello, chiese storiche e caffetterie all’aperto.
Non è una località modaiola, pertanto riesce ad evitare il sovraffollamento anche in alta stagione, quando le altre città della Sardegna si riempiono di turisti che vogliono abbandonare le spiagge per qualche ora.
Una tappa imperdibile per chi vuole conoscere la Sardegna profonda e selvaggia, ben diversa da quella che compare nei patinati cataloghi dei tour operator, è la cittadina di Orgosolo sulle pendici del monte Ligorsolo.
Arroccata a 600 metri sul livello del mare in un paesaggio aspro e inospitale che è stato per secoli terra di pastori e di banditi, è una cittadina di 5000 abitanti dall’anima ribelle eppure fortemente legata alle tradizioni.
La sua attrazione principale sono i coloratissimi murales che ritraggono scene di lotta popolare e di resistenza, ma Orgosolo è anche un’ottima base per trekking nel Supramonte, da fare obbligatoriamente con una guida locale per non perdersi negli intricati sentieri della zona.
L’industria mineraria ha plasmato l’economia e la storia della Sardegna (in particolare la Sardegna sud-occidentale) tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento. È un pezzo importante dell’identità di quest’isola-regione, che ha lasciato tracce evidenti quali grandi impianti minerari convertiti in musei, gallerie ferroviarie e persino villaggi-fantasma.
La più interessante tra tutte le località turistiche legate all’archeologia industriale in Sardegna è la città di Carbonia, dove ha sede il Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu.
Altre attrazioni interessanti della città sono legate alle origini punico-funicie della zona: tra queste il Parco Archeologico del Monte Sirai, il Museo Archeologico Villa Sulcis e il Parco Urbano di Cannas di Sotto.
Sardegna non è solo ozio e relax, ma anche una delle mete più amate in Europa per vacanze attive… e persino adrenaliniche! Il complesso montuoso del Gennargentu, oggi territorio di un parco nazionale, è una zona ideale per praticare sport all’aperto come trekking, arrampicata, canyoning e speleologia.
Rientrano nel suo territorio alcune tra le più famose attrazioni naturalistiche della Sardegna tra cui Punta Lamarmore (la vetta più alta dell’isola, 1834 metri), la Gola di Gorroppu (il canyon più grande d’Europa), la grotta del Bue Marino e l’altopiano del Supramonte.
Un’ottima base da cui partire per visitare la ricchezza naturalistica di questa zona selvaggia, dal paesaggio variegato, è la cittadina di Dorgali.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.