L’Isola dell’Asinara, dalla forma lievemente ad arco, si trova di fronte alla Punta di Capo Falcone ed è il lembo estremo della parte nordoccidentale della Sardegna.
Lunga 16 chilometri e con una superficie di 52 chilometri quadrati, fa parte di un’area marina protetta che tutela le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche: l’intero territorio costituisce infatti il Parco nazionale dell’Asinara. Il nome è dovuto alla presenza sull’Isola di esemplari unici di asino bianco, divenuto anche il simbolo dell’isola e del parco.
L’Asinara ha avuto una certa rilevanza storica ed è divenuta simbolo di isolamento a causa della colonia penale e del lazzaretto per la quarantena dei malati di tubercolosi che furono istituiti qui nel 1885. Al tempo gli abitanti della zona furono costretti a lasciare le proprie terre e spostandosi nelle aree nord della Sardegna, fondarono il borgo di Stintino.
Le carceri dell’Asinara ebbero un ruolo anche durante la I guerra mondiale quando ospitarono prigionieri di guerra, soprattutto austro-ungarici, mentre tra il ’60 e il 1997 rimase in totale isolamento a causa dell’istituzione del carcere di massima sicurezza in cui vennero rinchiusi, sotto regime del 41bis, alcuni dei mafiosi più pericolosi, tra cui Cutolo e Riina.
L’Asinara è tornata visitabile dopo ben 115 anni di completa chiusura. Tanti decenni di isolamento hanno avuto un risvolto positivo, preservando l’ambiente naturale dell’isola, salvandola da qualsiasi opera di cementificazione o consentendo la nascita del Parco Nazionale dell’Asinara.
L’isola dell’Asinara è un luogo remoto, selvaggio e a tratti ostile. Presenta un carattere montuoso, coste alte e frastagliate, scarsamente alberata e priva di corsi d’acqua o laghi. Offre però anche spiagge stupende e incontaminate che spingono molti visitatori in cerca di luoghi ancora autentici a visitarla.
L’isola dell’Asinara è attraversata da un’unica strada che, partendo da Fornelli in direzione nord, si sviluppa interamente sul versante est fino a Cala d’Oliva. Da qui si dipanano più strade che collegano numerose spiagge e carceri ormai abbandonate. La costa occidentale presenta invece dei ripidi pendii che dalle alture si gettano in mare, ricchi di grotte.
La strada che collega Fornelli a Cala Reale è spettacolare ma diversi tratti della magnifica costa che si intravede dalla strada è Zona di Riserva Totale, ovvero aree dove l’accesso è totalmente vietato. Lungo la strada incontrerete anche lo storico ossario.
Cala Reale1 è il principale porto dell’isola dell’Asinara, qui attraccano infatti le barche che partono da Porto Torres. E’ possibile vedere diversi edifici risalenti al periodo in cui l’isola era una colonia penale e un lazzaretto per i malati di tubercolosi. Tra i tanti merita attenzione il Palazzo Reale, dove oggi è stata collocata la sede del Parco Nazionale dell’Asinara. Davanti al porto di Cala Reale è possibile ammirare anche relitti di navi romane che trasportavano anfore.
Poco distante da Cala Reale c’è infine il Centro Recupero Animali Marini Asinara (CRAMA)2, dove si possono vedere le tartarughe in cura che una volta guarite verranno rilasciate in mare.
A Cala Reale è possibile noleggiare bici o auto elettriche ed è presente 1 dei 2 soli bar dell’isola.
Cala d'Oliva3 è l’unico centro abitato dell’Asinara e si trova a nord dell’isola. Il paese è sovrastato dagli edifici dell’ex-colonia penale, il Carcere-Bunker di Cala d'Oliva4, visitabile gratuitamente e le cui stanze ospitano oggi un piccolo museo. Questo carcere per 4 anni ospitò il bunker di Totò Riina, che oggi è gestito da Libera ma che di rado viene aperto alle visite.
In paese troverete un bar-ristorante, un ostello e una chiesetta.
A Fornelli5 , nella parte meridionale dell’isola, si trovano le strutture ormai abbandonate dell’ex carcere di massima sicurezza e da qui parte una strada che collega gli insediamenti di Tumbarino, La Reale, Trabuccato e Cala d’Oliva. Vicino al carcere sorge la Fortezza del Castellaccio6, raggiungibile a piedi lungo un sentiero che parte dall’ex penitenziario.
Le spiagge più belle dell’Asinara, sono Cala d'Arena7 a nord e Cala Sant'Andrea8 e Cala di Sgombro di Dentro9 a sud.
Nei dintorni di Cala Oliva ci sono calette e spiagge magnifiche come Cala Murichessa10, Cala Giordano11 e infine Cala Sabina12, raggiungibile solo camminando per circa 30 minuti a piedi lungo un sentiero: assolutamente imperdibile.
Le spiagge sarebbero molte di più ma considerate che in alcune calette è proibita la balneazione.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Il modo più comodo per visitare l’Asinara e certamente dal miglior rapporto qualità/prezzo è attraverso un tour in barca, soprattutto se avete un solo giorno da dedicarle. La barca infatti permette di ottimizzare al massimo gli spostamenti, avendo una prospettiva completa dell’isola e consentendo di accedere a calette che sarebbe altrimenti impossibile raggiungere via terra. Ogni barca trasporta al massimo 12 persone ed è possibile fare tour da mezza o per l’intera giornata, cosa che vi consigliamo.
Di solito si parte nel primo mattino da Stintino facendo poi varie tappe, alcune rimanendo a bordo tuffandosi in baie dall’acqua cristallina, altre scendendo a terra. Tra le soste a terra spiccano la visita al centro di recupero delle tartarughe marine di Cala Reale e la visita al carcere di Cala Oliva. I tour fanno anche una tappa alla celebre spiaggia di La Pelosa, a Stintino.
Il costo varia in base ai servizi offerti e alla stagione, orientativamente tra i 50 e i 100 euro, includendo anche il pranzo se opterete per l’intera giornata.
L’isola dell’Asinara è raggiungibile esclusivamente via mare, con una barca propria o più comunemente prendendo un traghetto da Porto Torres o da Stintino. La soluzione più veloce è partendo da Stintino e approdando a Fornelli, in alternativa i traghetti che partono da Porto Torres impiegano 1 ora e un quarto e arrivano a Cala Reale. Ci si può imbarcare solo a piedi o al massimo con una bicicletta, mentre è vietato qualsiasi mezzo a motore.
I collegamenti tra Stintino all’Asinara sono garantiti dalla Linea del Parco e dalla compagnia S.B. Service attraverso piccole imbarcazioni. Le barche partono dal porto turistico di Stintino e approdano a Fornelli.
I collegamenti tra Porto Torres e L’Asinara vengono operati dalla compagnia Delcomar dal porto commerciale di Porto Torres, presso la banchina Alti Fondali.
Il costo dei biglietti è di 10€ solo andata o 15,00€ A/R per gli adulti, ma sono previsti sconti per bambini e gruppi. E’ possibile anche portare una bicicletta pagando un supplemento di 4€ solo andata o di 6€ A/R. Dal 2017 è stato inoltre istituito un contributo di sbarco di 2,5 € in alta stagione. I biglietti possono essere acquistati sul posto o online in anticipo sul sito della compagnia.
Gli orari cambiano frequentemente, ma di norma vengono garantite due partenze al giorno in bassa-media stagione e 3 in alta, vi consigliamo pertanto di consultare il sito della Delcomar.
L’isola dell’Asinara è un Parco Nazionale, pertanto non ci si può spostare con un proprio mezzo a motore.
Il mezzo più economico è certamente l’autobus, ma è operativo solo da metà luglio ai primi di settembre, e collega solo Cala Reale, Fornelli e Cala d’Oliva.
Un’ottima opzione, soprattutto se avete un solo giorno a disposizione, è quella di noleggiare una piccola auto elettrica per esplorare l’isola in totale libertà. Ne esistono da 2 o da 4 posti, ma sappiate che sono abbastanza care, i prezzi oscillano infatti tra i 70 agli oltre 100 euro al giorno. Le auto devono essere prenotare in anticipo e si possono ritirare a Cala Reale o a Fornelli. Per prenotarle consultate il sito della Cormorano Marina.
L’isola non è molto grande, è lunga infatti 16 km, di conseguenza la bicicletta potrebbe essere un’ottima scelta. Tenete però presente che l’Asinara non è piatta, quindi occorre un minimo di allenamento. Difficilmente tuttavia riuscirete a girarla tutta in 1 giorno, se optate per questo mezzo contate quindi di fermarvi almeno un paio di giorni. Se non avete con voi una bici propria, potrete noleggiarne una a Cala Reale o a Fornelli. Ricordate che sull’isola c’è pochissima ombra, quindi portate con voi una buona scorta d’acqua. Per maggiori informazioni sul nolo bici visitate il sito di Windsurfinfcenter.
Esplorare l’Asinara a piedi è possibile ed è sicuramente bellissimo, tuttavia potrebbe essere proibitivo in estate quando il sole cocente arroventa le strade. Gli alberi sono pochissimi, di conseguenza sono poche le zone d’ombra dove ripararsi e inoltre ci sono solo 2 bar in tutta l’isola. Ciononostante camminare all’Asinara è una splendida esperienza se ben organizzata. Ci sono 9 sentieri ben segnalati sull’isola, potete approfondirne i percorsi su questo sito.
Infine, sappiate che è possibile visitare l’Asinara anche in fuoristrada 4×4 ma solo insieme alle Guide Ambientali Geomarine. Potete contattarli dal loro sito.
L’isola dell’Asinara è popolata da un gruppo di piccoli asinelli bianchi, dalla pernice sarda, dal falco pellegrino, dal raro gabbiano corso e dal marangone dal ciuffo. In tutte le spiagge i fondali sono ricchi di animali marini, quali anemoni colorati, stelle marine, gorgonie, polpi, murene, cernie e saraghi.
L’Asinara è un’isola dall’ecosistema estremamente fragile e delicato, pertanto alcune aree sono riserva integrale e non vi si può assolutamente accedere o fare il bagno, nè, a maggior ragione, si possono introdurre animali domestici.
Fino a qualche anno fa c’era un’unica struttura sull’isola dell’Asinara, oggi ne esistono ben 2: SognAsinara, un ostello spartano con 70 posti letto e La locanda del Parco, magnifica struttura che offre 6 camere e un notevole ristorante, dai costi però molto più elevati. Entrambe si trovano a Cala d’Oliva.
Se invece non avete intenzione di dormire sull’isola ma state pianificando solo un’escursione in giornata, che sia fai da te in traghetto o con un tour in barca, vi consigliamo di dormire a Stintino.